In un contesto in costante evoluzione è necessario che le persone siano responsabilizzate dei risultati individuali e di business e che siano autonome rispetto al loro raggiungimento. Su questo principio si fondano nuovi modi di lavorare e nuovi approcci organizzativi quali lo Smart Working e la Result Based Organization.
La corsa a tappe verso lo Smart Working è iniziata da un po’ di tempo. E sono già numerose le aziende che hanno deciso di aprirsi a questo nuovo approccio organizzativo. Quello in corso è un cambiamento – anche culturale – che impone un passaggio da una logica basata sul controllo diretto a una logica basata sui risultati. Il cosiddetto lavoro agile conferisce alle persone flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione. E i benefici – in termini di produttività e di benessere per le persone – iniziano a essere tangibili.
Uno specifico Osservatorio del Politecnico di Milano ha dedicato uno specifico approfondimento per entrare nel ventre di questa trasformazione: una piena adozione in Italia del “lavoro agile” e del modello manageriale improntato al “Result Based Organization” potrebbe far risparmiare complessivamente 37 miliardi di euro al Sistema Paese, grazie a maggiore produttività e qualità del lavoro, minori costi di gestione, migliorando nel contempo la soddisfazione e il coinvolgimento dei dipendenti.
Cos’è e come funziona?
Il modello Result Based Organization definisce tutto un insieme di approcci organizzativi orientati a favorire la diffusione di cultura, stili manageriali e comportamenti delle persone basati sulla definizione di obiettivi, sulla responsabilizzazione sui risultati e sulla valutazione delle performance.
Sono quattro i punti su cui fare leva: i processi e le policy in capo alla funzione Risorse Umane, le attitudini del management, il comportamento delle persone, e la cultura aziendale (che deve essere basata sulla trasparenza e sull’allineamento degli obiettivi ai piani strategici della società).
In particolare, in riferimento ai Management Approach, i Responsabili della Direzione Risorse Umane coinvolti nella ricerca del Politecnico di Milano evidenziano tre diverse attitudini che i manager dovrebbero avere in un’organizzazione Smart:
– la tendenza a coinvolgere i collaboratori nei processi decisionali, a responsabilizzarli nello svolgimento delle attività;
– la capacità di creare un clima di fiducia e di utilizzare efficacemente la delega demandando alcune decisioni ad altri, tollerando errori;
– la propensione a coinvolgere le persone in fase di definizione dei loro obiettivi annuali o di breve periodo, per comprendere eventuali aspetti critici o aspettative.
Da anni Alpha Network sensibilizza e orienta le aziende clienti e i Manager di riferimento a sviluppare modelli di business performanti attraverso una leadership di tipo partecipativo che comporta:
– la motivazione delle risorse umane coinvolte (attraverso percorsi di formazione e incontri)
– il miglioramento della qualità della vita negli ambienti di lavoro (attraverso politiche customizzate di benessere organizzativo e strumenti di valorizzazione delle persone)
– il coinvolgimento di tutti gli operatori (attraverso piani di responsabilità sociale a vari livelli)
– la mappatura dei rischi organizzativi e la creazione di un modello di governo e monitoraggio di tutti i rischi operativi e strategici.
D.ssa Raffaella Sella
Enterprise Risk Manager